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STORIA CALABRESE

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Messaggio  Favoloso Mer Mag 09, 2012 7:33 pm

Storia
La nascita di Sersale è legata alle vicende di un'antica e nobile famiglia napoletana, i Sersale di Sorrento, i cui discendenti nel corso dei secoli, si stabilirono in vari centri del mezzogiorno. Verso la metà del '500 i Sersale comparvero nel territorio della Presila come titolari della Contea di Belcastro e di parte della Contea di Zagarise e di quella di Cropani. Nel 1620 alcuni contadini provenienti da Serrastretta, avendo appreso che il barone Francesco Sersale nel suo feudo di Sellia disponeva di vasti appezzamenti di terre incolte, decisero di chiedergli l'assegnazione dei fondi di Angaro e Morino, si trasferirono con le famiglie in quelle terre ed iniziarono a coltivarle; vi costruirono anche delle modestissime case. Il barone Sersale seppe cogliere l'opportunità di trarre un utile costante e sicuro dalle terre, fino a quel momento incolte ed improduttive, e non mancò di incoraggiare i nuovi venuti, promettendo loro diverse agevolazioni. Presto, quindi, si giunse ad un accordo in virtù del quale le parti davanti ad un notaio conclusero un regolare contratto di enfiteusi. L'atto venne erogato in Sellia il 3 agosto 1620 dal notaio Don Giovanni Gatto da Maranise in presenza di entrambi le parti, e cioè da un lato lo stesso barone Francesco Sersale, dall'altro dodici coloni, oriundi tutti da Serrastretta, i cui nomi erano i seguenti: Francesco Giuliano, Pietro Torchia, Giovanni Girolamo Malarico, Giovanni Tommaso Mancasi, Marco De Fazio, Vittorio Torchia, Luca Antonio Felice, Francesco Mulinaro, Giovanni Maria Senatore, Giovanni Tommaso Gallo, Pietro Giovanni Mazza, Marcantonio De Fazio alias Caulo. Il 3 agosto 1620 giorno in cui venne stipulato l'atto notarile suddetto, segna quindi la data di fondazione del casale che, in omaggio al feudatario, fu chiamato Sersale. Il gonfalone del Comune di Sersale raffigura uno scudo, sormontato da una corona, con su impresso un albe


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Messaggio  Favoloso Mer Mag 09, 2012 7:42 pm

Sersale, dal giardino di Mafalda Riccio
La nascita della comunità di Sersale è in parte legata alle vicende di un antica e nobile famiglia napoletana, i Sersale di Sorrento, i cui discendenti nel corso dei secoli si stabilirono in vari centri del Mezzogiorno.

Nel 1609 Serrastretta era stata acquistata dal conte Carlo d'Aquino, il quale in un primo momento si rivelò prepotente e tirannico nei confronti degli abitanti, incamerando nella sua mensa feudale vasti terreni della comunità.

Degli Serrastrette si erano alcuni non furono concordi con quel conte, e desiderosi di maggiore libertà, e preferirono allontanarsi dalla loro terra, cercando un lavoro piu' rimunerativo.

Avendo appreso che il barone Francesco Sersale nel suo feudo di Sellia disponeva di vasti appezzamenti di terre incolte, decisero di chiedergli l'assegnazione dei fondi Angaro e Morino siti in territorio di Zagarise e al confine col feudo di Cropani.

Si trasferirono pertanto con le famiglie in quelle terre e iniziarono a coltivarle; vi costruirono anche delle modestissime case, a guisa di tuguri, specialmente nei pressi del palazzotto baronale e lungo la strada vicinale, che si diramava verticalmente da Nord a Sud, permettendo l'accesso alla Sila anche a coloro che provenivano da Cropani.

La relativa fertilità dei terreni assecondò la tenacia di quei coloni, tanto che presto crebbero nella zona piantagioni e colture: negli orti prossimi alle abitazioni furono piantati i gelsi, con le cui foglie fu possibile impiantare l'allevamento del baco da seta; vennero incrementate le piantagioni di castagni, innestando con qualità domestiche gli alberi selvatici che vi crescevano spontaneamente. Qualcuno si dedicò all'allevamento del bestiame, crescendo piccole mandrei di caprini, ovini e suini; altre, esperti boscaiuoli, eserctiavano l'arte dei mannisi, si dedicavano cioè all'estrazione della manna, incidendo le piante dei frassini che vegetavano nei boschi vicini.

Nel complesso i coloni si accorsero che in quei luoghi era possible vivere agevolmente e dignitosamente, con maggiori garanzie per l'avvenire di quanto ne potesse offrire la loro patria d'origine; perciò decisero di rimanervi per sempre.

L'atto venne rogato in Sellia il 3 agosto 1620 in presenza di entrambe le parti, e cioè da un lato lo stesso barone Don Francesco Sersale, dall' altro 12 coloni, oriundi tutti da Serrastretta, i cui nomi erano i seguenti: Francesco Giuliano, Pietro Torchia, Giovanni Girolamo Talarico, Giovanni Tommaso Mancusi, Marco De Fazio, Vittorio Torchia, Luca Antonio Felice, Francesco Mulinaro, Giovanni Maria Senatore, Giovanni Tommaso Gallo, Pietro Giovanni Mazza, Marcantonio De Fazio alias Caulo.
Queste Parole sono dal libro di Michele Scarpino; "Sersale storia di una comunità presilana"

Questo website e' dedicato agli 12 coloni originali e i loro dicendenti ci sono dappertutto nel mondo. Se siete un Serasalese, spero di conoscervi!
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Messaggio  Mody Gio Mag 10, 2012 3:46 pm

interessante questo nuovo post aperto da Favoloso
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Messaggio  dirramatore Gio Mag 10, 2012 5:28 pm

io invece direi molto interessante... anzi.. direi "FAVOLOSO"!!
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Messaggio  Lux Gio Mag 10, 2012 5:58 pm

.....vedi quante cose non si sanno??? è importante pure acculturarsi ogni tanto ed è "Favoloso" trovare queste nozioni in un forum!!
scusa il gioco di parole Favoloso ma è talmente simpatico il tuo nick-name che mi piace inserirlo un po' nelle frasi, non avercela a male ti prego
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Messaggio  dirramatore Gio Mag 10, 2012 10:05 pm

ma no, non credo che se la prenda...
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Messaggio  Favoloso Gio Mag 10, 2012 11:12 pm

Come potrei offendermi con questo gioco di parole? se è favoloso non può essere diversamente! Una storia che parla di una certa epoca attrae e cattura il lettore per conoscenza... all'ora possiamo dire che subentra la curiosità di capire come sono nati questi paesi della nostra bella Calabria, e all'ora caro Dirra, caro, o cara Modi, e cara Lux, possiamo dire tutta questa storia è veramente favolosa, con un pizzico di romanticismo da Favoloso ha molto favolosa per conoscenza!!!
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Messaggio  zagor Gio Mag 10, 2012 11:45 pm

Bravo a favoloso! Le origini di Sersale come del resto di molti paesi del circondario si devono anche a SELLIA
pensa che sino agli anni 80 la chiesa di SELLIA aveva alcuni terreni di castagneti a Sersale
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Messaggio  Favoloso Gio Mag 10, 2012 11:52 pm

Certo Zagor all'epoca dell'Arciprete Marino e pure quando è venuto Don Nicola durante, ancora la chiesa di Sellia era ricca di terreni e, povera di soldi
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Messaggio  zagor Gio Mag 10, 2012 11:57 pm

Favoloso ha scritto:Certo Zagor all'epoca dell'Arciprete Marino e pure quando è venuto Don Nicola durante, ancora la chiesa di Sellia era ricca di terreni e, povera di soldi
no no... era ricca di terreni ma puru e sordi
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Messaggio  Elio Ven Mag 11, 2012 12:01 am

zagor ha scritto:
Favoloso ha scritto:Certo Zagor all'epoca dell'Arciprete Marino e pure quando è venuto Don Nicola durante, ancora la chiesa di Sellia era ricca di terreni e, povera di soldi
no no... era ricca di terreni ma puru e sordi
Confermo confermo -
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Messaggio  Favoloso Ven Mag 11, 2012 12:23 am

Montepaone

Fu fondata dagli abitanti di Aurunco, che si rifugiarono nella zona per sfuggire alle cruente incursioni dei saraceni. Il toponimo, che in documenti del Cinquecento compare nella forma Montipaone, è composto di “monte” e di un derivato del latino PAVO-PAVONIS, ‘pavone’. All’inizio del XII secolo, venne assegnata ai padri certosini di Serra San Bruno, che ne conservarono il possesso fino all’abolizione dei diritti feudali, sancita dalle riforme napoleoniche. Gravemente danneggiata dal terremoto della seconda metà del Settecento, ai tempi della Repubblica partenopea fu un comune del cantone di Catanzaro. Col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, a principio del XIX secolo, fu inserita dapprima, quale università, nel cosiddetto governo di Gasperina e poi tra i comuni del circondario facente capo a questo centro. La storia successiva alla restaurazione borbonica e all’annessione all’Italia unita non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria degli Angeli; ricostruita dopo il sisma del XVIII secolo, contiene, tra l’altro, una tela seicentesca e arredi barocchi.
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Messaggio  Favoloso Ven Mag 11, 2012 10:15 am

Storia
L'antica Kaulon

E' compresa nell'area di Punta Stilo a Monasterace, affacciata sul Mare Jonio, in Calabria, Italia. I primi veri rinvenimenti della nostra civiltà risalgono al 1890, per merito di Paolo Orsi, che rinvenne in prossimità della spiaggia di Monasterace Marina, i resti monumentali di un grande tempio dorico. L'insediamento è di origine greca, avvenuta nel VII Sec AC. La tradizione vuole che la città sia stata fondata da Kaulon (da cui il nome), figlio della amazzone Clete, al tempo della guerra di Troia. Kaulon come centro urbano, si espandeva, nell'attuale territorio di Monasterace Marina, dal promontorio Cocinto che oggi ospita il faro a cui alla base si trova il Tempio dorico ed il porto oramai sommerso dalle acque dello Jonio, fino ai colli del Tarsinale e contrada Lambrosi. Il tutto era circondato da una cinta muraria con 12 torri, ritrovata da Paolo Orsi. La cinta muraria variava dai 2 ai 5 metri, a secondo il grado di pericolosità di incursione. Delle torri, non rimane ad oggi nulla, poichè in epoche successive alla distruzione da parte dei campani nel 277 aC, il materiale è stato usato per altri edifici, tra cui la Cattolica a Stilo. I quartieri erano quello di Cocinto, Passoliera, Piazzetta, Neapolis Settentrionale e Meridionale, per una superficie di circa 50 ettari e 3.000 metri di perimetro.
Storia
Monasterace venne fondata dalle popolazioni che risiedevano nella area greca di Kaulon, dopo la sua distruzione da parte dei romani, i sopravvissuti, decisero di fondare il nuovo sito abitativo in un territorio che per le sue caratteristiche morfologiche poteva difendersi dalle scorrerie dei nemici, quindi strategicamente difendibile . I successivi nuclei abitativi sono menzionati dagli storici antichi che li indicavano con termini latini quali Mjstrae, Consilium Castrum e Cocintum, tra cui Plinio che individuò in Mjstrae nell'attuale Monasterace. Dopo la caduta dell'impero Romano d'occidente, decadde anche l'unità della lingua per cui nessuno avvertì il bisogno di continuare a nominare il paese col termine di Consilium Castrum. Per testimonianza di F. Cluverio, risulta che nei pressi del promontorio Cocinto vi è un luogo chiamato Monte Arachi. Ciò a significare che il termine latino di Consilium Castrum, venne sostituito con quello di Monte Arachi (paese produttore di veccia, le leguminose). Quindi i due termini di Monte Arachi, col passare del tempo si fusero in uno solo: Montarachi ossia Monasterace. Il territorio vide la presenza dei Cavalieri di Rodi in Montarachi, il nome del paese mutò con quello di Rubbiano, poi quello di Monte Storace fino al 1783, poi assunse il nome di Monasteraccio e infine quello attuale di Monasterace. A Monasterace è ubicato un castello Medioevale che fu dominio dei Principi Caracciolo fino al 1464 quando passò agli Arena Conclubet che lo vendettero a Guglielmo Monaco nel 1478. Nel 1486 fu acquistato da Silvestro Galeota i cui discendenti tennero il possesso fino al 1654 col titolo di Principi di Monasterace, per passare in seguito al maestro di Campo Carlo della Gatta, di Giacomo Pignatelli, di Barbara Abenante, del Marchese Perrelli, dei Tomacelli, dei Marcucci, del Barone Oliva, della famiglia del Barone Scoppa di Francia che nel 1919 vendette il castello al Cav. Giuseppe Sansotta che a sua volta lo rivendette a diverse famiglie del luogo che lottizzandolo ne deturparono l'aspetto originale.
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Messaggio  briganta Ven Mag 11, 2012 12:37 pm

hai capito a Favoloso come si è rimboccato le maniche, bravo molto bene è entrato qui sapendo quello che vuole e noi lo accogliamo come merita
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Messaggio  Favoloso Ven Mag 11, 2012 3:44 pm

Cara Briganta se per questo ognuno di noi sa quello che vuole? spero che non mi accoglierete a suon di bacchettate, dico questo per il modo in cui ti sei espressa, "un'accoglienza come merito" non solo di meraviglia! Ma anche poco rassicurante, per la verità io un po di paura c'è lo dato il nome che porti? non vorrei che sia pure di fatto Briganta... ha ha ha ha... sei proprio simpatica ('Sleep')
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Messaggio  Nausicaa Ven Mag 11, 2012 6:21 pm

ma non credo che brigante avesse di queste intenzioni almeno spero perchè il contenuto di questo post che hai aperto è molto interessante
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